giovedì 1 ottobre 2015

IL FASCINO E IL MISTERO DELLA CITTÀ SOTTERRANEA DI NOOSH ABAD

L'Iran non è importante solo per la sua posizione geopolitica che ne fa oggetto di desiderio dei governi occidentali, ma anche per la sua straordinaria storia che ci ha lasciato siti importanti come la città sotterranea di Noosh Abad.

Noosh Abad 01

La città sotterranea di Noosh Abad, nel nord del Kashan, Iran, è davvero un luogo affascinante e pieno di mistero. È considerata uno dei capolavori dell’architettura antica.

Questa incredibile città è chiamata Noosh Abad (che significa “città dell’acqua gustosa”) perché in antichità uno dei sovrani dell’Impero persiano sasanide, che spesso si trovavano a passare per questa zona, si fermò qui per bere l’acqua da un pozzo. L’acqua risultava estremamente pulita e fresca, perciò gli fece costruire una città intorno.
Ma perché costruire una città sotterranea? Gli studiosi pensano che la ragione principale sia stata quella di sfuggire alle alte temperature della regione. Tuttavia, nel caso di Noosh Abad, il motivo poteva essere legato a ragioni di sicurezza, essendo la regione oggetto di frequenti saccheggi.
Evidenze storiche indicano che Noosh Abad è stata utilizzata principalmente come rifugio durante l’invasione mongola in Iran del 13° secolo, rimanendo a disposizione in casi di emergenza fino alla fine del periodo dinastico Qajar (1787-1921).
La profondità della città varia dai 4 ai 18 metri, sviluppandosi su tre livelli, e una fitta rete di gallerie consentiva di raggiungere qualsiasi punto della città senza essere visti.
L’accesso alla città sotterranea era garantito da diverse aperture, alcune delle quali si trovavano dentro gli alloggi della gente, mentre altri nei luoghi di aggregazione.
Noosh Abad 02
Durante gli scavi, gli archeologi hanno trovato ampie camere su più livelli, scale, pozzi e il percorso dell’acquedotto interno della città. Ci sono anche alcune grandi pietre accanto ad ogni canale, le quali venivano chiuse quando le cisterne erano utilizzate come rifugio di emergenza.
Secondo Zahra Sarookhani, capo del team archeologico, il sistema di ventilazione utilizzato nella città sotterranea rendeva possibile la respirazione dei rifugiati fino a 20 metri di profondità.
«Fatta eccezione per l’ingresso principale, tutte le altre parti della città sono alte 170 – 180 centimetri di altezza, per far passare senza alcun problema le persone», ha aggiunto Sarookhani.
Secondo le stime degli esperti, la gente poteva vivere nella città sotterranea di Noosh Abad per diversi giorni, senza la necessità di uscire fuori per i rifornimenti. Un bel risultato per gli ingegneri del XIII secolo!

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