lunedì 1 giugno 2015

L’ ESTABILISHMENT HA GIA’ RICONOSCIUTO UNA RAZZA PERDUTA DI GIGANTI parte 2




Dopo la panoramica sulle scoperte di giganteschi scheletri umanoidi nei tumuli e nei cimiteri nel territorio Adena-Hopewell, Archaic Cultures e Southeastern Ceremonial Complex, ora documenteremo le scoperte dei tipi fisici unici  (UPT, Unique Physical Types in lingua anglosassone ndtr) avvenute anche successivamente all’ istituita politica generale di negazione, o come chiamata dagli americani “cover-up post”.
I due più importanti studiosi del XX secolo sugli Adena furono William S Webb (assistito da Charles Snow, dell’Università del Kentucky) e Don Dragoo del Carnegie Museum. Quando Webb compì degli scavi al Dover Mound ( in inglese Mound significa tumulo) a Mason Co, nel Kentucky, si imbattè in una sepoltura di un gruppo di 4 scheletri, uno dei quali rappresentava l’ UTP:
I resti della sepoltura n°40 sono fra più grandi conosciuti ad Adena; la misura della distanza cranio-piede è di 84 pollici (7 piedi).“(The Dover Mound, William S Webb e Charles Snow 1959)
La tabella di Burial Census menziona che questo scheletro aveva un cranio “molto spesso”, e rappresentava il “maschio più alto di Adena” emerso dal tumulo. Per le altre sepolture in Dover Mound la tabella include dettagli del tipo “mento prominente e bilaterale”, “testa robusta e il viso, mento largo bilaterale” e ” una volta alta e una grande faccia”. (Webb e Snow, 1959)
Il Dover Mound celava e fece emergere anche scheletri con delle anomalie dentarie. La sepoltura n°54 includeva “un dente soprannumerario con due cuspidi, giacente in diagonale nella mascella sinistra”, così come anche “incisivi laterali a forma di pala.” (Webb e Snow, 1959)
Casi di denti soprannumerari registrati di recente ad Adena si manifestarono al tumulo n°1 di McMurrey e al tumulo n°1 Sidner in Ohio. (variabilità mortuaria nel Medio Grande Darby Drainage del Central Ohio tra il 300 aC e il 300 dC Volume 1, Bruce Aument). Una deformazione particolarmente mostruosa analizzata e fotografata da un archeologo dell’ Ohio può rappresentare un caso estremo della tipologia di anomalie dei denti osservate in Dover Mound. (Ohio Archeologo, 10 (4), ottobre 1960.)
Webb e Snow annotarono anche i grande crani di Adena:
“Non solo le persone di Dover mostrano deformazioni della testa, ma eccedono con l’ avere la più grande larghezza e altezza della volta del cranio tutta la serie totale del Kentucky!…È da notare che la forma della testa… in questi teschi era estrema…queste persone come gruppo… hanno le volte craniche più alte riportate da qualsiasi parte del mondo “. (Webb e Snow, 1959)
Ricostruzione d'artista delle alte volte cranio riportati nelle descrizioni dei giganti del Nord America.
Ricostruzione artistica delle alte volte del cranio riportati nelle descrizioni dei giganti del Nord America. Immagine gentilmente concessa da Marcia K. Moore, Ciamar Studio .
Un’altra caratteristica dei UPT documentate da Webb e Snow è la mandibola massiccia:
“Uno dei tratti più notevoli e non di origine indiana presente tra la gente Adena è la presenza di menti importanti e spesso bilaterali…Uno dei teschi dal Dover Mound, la Sepoltura n°25…mostra un mento bilaterale dalla larghezza di 52 mm.” (Webb e Snow, 1959)
“Una delle caratteristiche particolari presenti in almeno la metà degli esempi osservati è la grande larghezza del mento ossuto, formata da eminenze bilaterali raramente riscontrabili tra i crani delle cronologicamente precedenti persone di Shell Heap o tra le successive genti di Hopewell.” (The Adena People, No 2, da Webb e Baby).
Oltre al tipo scheletrico dalle grandi misure, Snow fece la scoperta del tipo “nano” del quale parla nella precedente letteratura sulle sue osservazioni riguardo il famoso Adena Pipe (artefatto di rame e ossidiana) proveniente da Ross County, Ohio:
“Un’ulteriore prova di individui Adena anormali è mostrata in un importante scultura, la statuetta Adena Pipe…La figura rappresentata è tipica di questa forma di nanismo.” (The Adena People, n° 2, di Webb e Baby.)
Il Adena Pipe.  La testa e il tronco sono grandi rispetto alle gambe, suggerendo ad alcuni che egli rappresenta un nano.
Il Adena Pipe. La testa e il tronco sono grandi rispetto alle gambe, suggerendo ad alcuni che egli rappresenta un nano. (Foto per gentile concessione della Società Ohio Storico)

Il testo riferisce allo scavo, a Waverly, Ohio, di uno di questi individui. La successiva descrizione della sepoltura è da Gerald Fowke:
“… Uno scheletro dalla forma peculiare. Aveva  una lunghezza di non più di cinque piedi, anche se le ossa erano molto spesse e i processi su esse dove i muscoli si attaccavano erano straordinariamente sviluppati. Anche il cranio era spesso, quasi mezzo pollice e di dimensioni inusuali, per lo più nella zona dietro le orecchie, anche se la fronte era alta e piena. I denti erano grandi, duri, e poco logori “. (The Archaeological History of Ohio, da Gerald Fowke, pagina 372.)
Nel 1958, Don Dragoo incontrò il tipo “grande” Adena mentre erano condotti gli scavi del Cresap Mound in West Virginia per conto del Carnegie Museum. In un sottofondo tombale egli ha portato alla luce la Burial n°54:
“Questo individuo era di grandi proporzioni. Quando venne misurato nella tomba la sua lunghezza risultava di circa 7,04 piedi. Tutte le ossa lunghe erano pesanti e possedevano evidenti eminenze per l’ attacco dei muscoli “. (Mounds for the Dead, da Don Dragoo, 1963).
Un tumulo della cultura Adena.  Grave Creek Mound a Moundsville, West Virginia
Un tumulo della cultura Adena. Grave Creek Mound a Moundsville, West Virginia ( Wikimedia Commons )
Questa scoperta, tanto quanto la precedente revisione del lavoro di Webb al Dover Mound, influenzò e ispirò le notevoli osservazioni di Dragoo sull’ antropologia Adena:
“Due caratteristiche importanti sono stati osservate più volte per questo gruppo. Una è il mento spesso, massiccio e sporgente, caratterizzato da sporgenze bilaterali importanti. La seconda caratteristica è la grande dimensione di molti maschi e di alcune femmine. Era  comune un maschio di sei piedi e sono state trovate alcune persone che si avvicinano ai sette piedi di altezza, per esempio nella Burial n°40 nel Dover Mound and Burial n°54 nel Cresap Mound. C’ erano alcune femmine del Dover Mound di altezza di anche più di sei piedi. Non solo questi Adena erano alti ma anche l’ imponenza delle loro ossa potevano indicare che fossero individui robusti. La testa era generalmente grande con una grande capacità cranica “. (Mounds for the Dead, da Don Dragoo, 1963).
Per Webb, Snow, e Dragoo, l’ evidenza chiaramente puntava verso l’ esistenza di un gruppo di elite, connessi geneticamente, fra gli Adena che condividevano i tratti UTP. Il numero reale di queste persone venne offuscato dalla prassi comune della cremazione:

“Se, come le evidenze sembrano indicare, le sepolture nelle tombe fossero quelle di un gruppo selezionato, certi fattori sarebbero indubbiamente di grande importanza, non solo nello sviluppo del mento prominente, ma anche nella grande statura. Se solo certi individui  imparentati della popolazione totale fossero membri del gruppo selezionato, certi fattori genetici avrebbero giocato un ruolo importante nella creazione dell’ UTP Adena…quanto diffusi in tutta l’ intera popolazione Adena fossero  i tratti unici delle sepolture tombali è sconosciuto, ma lo studio di Snow riguardo i resti cremati del Dover Mound indicava che almeno alcuni degli individui tra questi resti cremati possedevano le caratteristiche uniche delle sepolture nelle tombe. A causa della pratica comune di cremare la maggior parte dei morti, non saremo probabilmente mai in grado di determinare la reale portata di queste speciali caratteristiche nella popolazione generale”. (Mounds for the Dead, da Don Dragoo, 1963).
Scheletri di un gigante maschile e una nana, esposti presso il Royal College of Surgeons.
Scheletri di un gigante maschio e una nana, esposti presso il Royal College of Surgeons. ( Wikimedia Commons )
Oltre alla letteratura professionale, i cosiddetti archeologi “dilettanti” hanno fatto la cronaca dell’ evidenza conclusiva degli UTP grazie alla  pronunciata coerenza e consistenza delle scoperte di Dragoo e Webb. Nel 1908, Louis Welles Murray osservò e registrò che, a Tioga Point in Pennsylvania, resti di “uno scheletro di un uomo di sei o più piedi di altezza” furono trovati in una tomba. La tomba venne chiusa, incassata, e trasferita al museo locale dove le ossa potessero essere studiate da centinaia di persone. Altri scheletri di questa stessa area “erano di dimensioni inusuali; uno, giudicando dalla lunghezza del femore, di sette piedi. “(A History of Old Tioga Point and Early Athens, Pennsylvania, da Louis Welles Murray.)
Oltre a questi, Murray documenta l’esame di un grande scheletro compiuto dal professor Holbrooke:
“A giudicare dal femore deve essere stato alto sette piedi. Il cranio era molto più grande del solito, molto spesso, la fronte insolitamente sfuggente, la parte superiore appiattita. Le mascelle erano estremamente forti, con denti grandi e perfetti. “(A History of Old Tioga Point and Early Athens, Pennsylvania, da Louis Welles Murray.)
In seguito alla scoperta di sepolture nel suo giardino fiorito, Murray intraprese un’ odissea archeologica per conto proprio. Nel 1921, pubblicò un articolo per la American Anthropologist, facendo notare che il femore, la mandibola e i denti di uno degli scheletri di sette piedi fosse ancora nel Museo Tioga Point. Mise anche i riferimenti di molti scheletri alti fra 6 e 7 piedi, con le fotografie di manufatti, ceramiche e la sepoltura in situ di una delle ” sepolture di altezza oltre sei piedi”. L’ articolo dispone anche di una fotografia della “Paul Scott Collection”, descritto come “molteplicità di piccoli manufatti, suggerendo una razza di pigmei” e che comprendeva un “amuleto in miniatura e pietre di platino.” (Aboriginal Sites In And Near “Teaoga”, in American Anthropologist 23 (2) 1921).

Indipendentemente dal disprezzo di dilettanti, storici e antiquari, le credenziali di Webb, Snow, e Dragoo non sono mai state messi in discussione. Con così tanti ricercatori, rimescolando oggi per scoprire la prova inconfutabile di esseri giganteschi, o comunque esseri anomali, per provare la loro esistenza, gli autori domandano perchè semplicemente non si limitano a presentare le opere di William S Webb e Don Dragoo agli antropologi, e, soprattutto, al loro pubblico.

Mentre il concetto di una razza misteriosa e sconosciuta può creare un’ aria di sano sensazionalismo per la vendita di libri e dvd, riteniamo che sia di gran lunga più rilevante dimostrare che gli UTP furono scoperti da professionisti durante tutto il 20° secolo , anche dopo la politica istituzionalizzata di negazione; tuttavia l’ estabilishment continua a negare le prove documentate e la verità.
Traduzione a cura di Giuliano Monteleone
Foto di presentazione: L’illustrazione da “Mundus subterraneus”  ( Wikimedia Commons ).
 Il quadro che emerge è quello di una razza privilegiata all’ interno delle società del periodo  Late Archaic (tardo arcaico) / Early Woodland (Woodland precoce) che veniva spesso sepolta in tumuli, cerimonia e attenzione dedicata che rappresentavano una sorta di “diritto”. Tra questi gruppi interconnessi c’ erano coloro che portavano con se gli UPT. Questo elitarismo è ulteriormente evidenziato dalla presenza di ampie sepolture di bambini e neonati in tombe spesso accompagnate da beni esotici, come  veniva fatto per gli adulti, tra cui gusci di perle  e anelli di rame. Inoltre, le anomalie dei denti e delle ossa vennero utilizzate per stabilire una connessione genetica tra gli individui nei tumulacri.
Queste gigantesche scoperte vengono spesso sfidate con la generica affermazione che la altezza media Adena era tra 5’6” e 5’11” piedi, ma questo argomentazione è una congettura di una mezza verità scambiata per scienza. Non abbiamo interesse nei confronti della statura “media” del popolo Adena, quanto piuttosto verso le caratteristiche irregolari (e spesso di statura anormalmente alta) della loro élite.



Nessun commento:

Posta un commento

FLASH DRAGON  UNFUTURO TUTTO A COLORI CLICCA QUI PER L'ARTICOLO COMPLETO